Cinema: Asia Argento, incompresa In evidenza

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Fiumi di spazio digitale sui social sono stati spesi intorno al caso Weinstein condito di polemiche accuse e denunce partite contro il noto produttore. Hanno sconvolto dichiarazioni come quelle di Tarantino che pur essendo stato testimone il più delle volte dell'andazzo alla corte del facoltoso produttore non ha mosso un dito scusandosi pubblicamente e affermando il proprio senso di colpa in merito. Asia Argento, attaccata dallo stesso ex marito (Morgan, Bluvertigo) personaggio controverso, criticato e chiacchierato anche per il suo status di figlia d'arte ha avuto una carriera costellata di prodotti intellettualmente validi e riconoscimenti di varia natura. Volevamo qui concentrare l'interesse su questa figura nel suo lavoro di regista, ma soprattutto di essere umano dotato di grande sensibilità e con un passato e una vita affettiva sicuramente non facile. A testimonianza di ciò abbiamo visto un film del 2014 da lei scritto e diretto: "Incompresa" il quale autobiograficamente riporta alla luce questo passato e anche il suo istinto peculiare verso tutto ciò che è arte dei tentativi di suicidio, della mancanza di un amore pregnante nella sua vita sin da bambina e di quanto sia stata umanamente e socialmente difficile la sua vita di "figlia d'arte". Il film termina con la voce fuori campo che chiarifica "se vi ho fatto vedere tutto questo non è per fare la vittima" ma solo per farsi conoscere e per permettere a chi sentenzia facilmente di vedere oltre, anche se quando uscì il film Asia fece balzare indietro qualsiasi curiosità riguardo alla sua infanzia e alla sua vita privata. Ad ogni modo il film rappresenta un buon esempio di sensibilità umana e grande cultura cinematografica e non.

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