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Intervista all’autrice Annalisa Seveso

Pubblicato in Cultura

  1. Parlaci un po' di te, chi sei? Cosa fai nella vita?

Sono una moglie, una mamma e un'amante della scrittura. Sono una persona molto complicata con la quale non è semplice convivere perchè porto avanti le mie passioni con dedizione e tenacia. Sono testarda, permalosa, ma anche un'amica decisamente fedele. Insomma sono complicata e trovo nello scrivere le risposte giuste per gestire una vita come quella di tante persone.

  1. In che situazione scrivi i tuoi libri? Di notte, di giorno... in una stanza in particolare... in viaggio?

Io sono una mattiniera. Generalmente alle sei del mattino sono già sveglia e arzilla. Lo so, sono l'ansia della mia famiglia che a quell'ora brancola ancora nell'oblio. Dopo colazione e le commissioni di rito, accendo il PC e scrivo. Per me, dovendo gestire la famiglia, diventa importante essere piuttosto rigorosa con gli orari e cerco di mantenerli al meglio delle mie possibilità. Le persone che collaborano con me, soprattutto nelle antologie, sanno bene che all'alba sono già un tormento.

  1. Nel descrivere i vari personaggi delle tue storie ti siete mai ispirata a qualcuno?

Sì, capita molto spesso di prendere spunto dalla vita di tutti i giorni, dalle persone che si incontrano. Non necessariamente sono conoscenti. A volte sono semplicemente persone che incrociano la loro vita con la mia, mi fermo, lo osservo, immagino chi ci possa essere al di là di quello che vedo e, nella mia mente nasce la storia, la vita di un semplice passante. Altre volte, invece, mi ispiro a persone che fanno parte della mia vita. Non esistono regole precise ed è quello che mi affascina di più di questo mondo fatto di parole, ma anche di concretezza.

  1. Cosa ti ha dato ispirazione per la scrittura del libro?

Ogni libro, per me, nasce in modo diverso. ‘Gocce di nebbia e profumo di zenzero’ era una storia che desideravo scrivere da molto tempo. Una storia che parla di donne che provengono da mondi diversi, agli inizi del '900. Un mondo che iniziava a cambiare, le donne iniziavano a desiderare di più, a sognare l'emancipazione, l'uguaglianza, ma i muri da abbattere sono tanti, il razzismo ancora radicato negli animi e così, all'interno di una famiglia della Londra "bene" ho deciso di far scoppiare uno scandalo per portare gli animi delle persone a riflettere e le due protagoniste a decidere se continuare a mentire o lasciar esplodere la verità. Chi vincerà?

  1. Presentaci il tuo libro...

Il mio libro, come accennavo, è ambientato in Inghilterra nel 1908. Una famiglia ordinaria, un giorno come tanti, riceve la notizia che la sorella del capofamiglia, insieme al marito, console in India, è stata assassinata dagli indipendentisti. Ovviamente marito e moglie partono per recuperare i feretri dei loro cari e la nipote ma, al momento dell'apertura del testamento, l'avvocato rivelerà ai signori Walker una verità decisamente scomoda che i loro parenti erano riusciti a tenere ben nascosta. Marito e moglie escogiteranno nuovi stratagemmi per nascondere la verità ma, dalla loro rete di bugie nasceranno altri problemi. Posso preannunciare che uno di questi inganni porterà addirittura a un omicidio. Non posso dire di più... Sarete costretti a leggermi.

  1. Preferisci essere pubblicata da una CE, oppure preferiresti rimanere indipendente?

Questa per me non è una domanda facile.... Io ho collaborato sia con Case editrici che come scrittrice indipendente. Sicuramente il restare indipendente mi concede privilegi come l'avere il controllo incondizionato sul mio lavoro e un totale e costante controllo delle vendite. Lavorare per una casa editrice, se seria come le ultime due con cui ho collaborato come Demian e Lettere animate, da la possibilità una migliore distribuzione e l'accesso a concorsi. Entrambe le strade hanno pro e contro. Per il momento sono felice di avere una casa editrice seria e onesta alle spalle, così come solo serena davanti alla possibilità di poter tornare, un domani, una scrittrice autonoma.

  1. Quante storie, romanzi, racconti, libri, e-book hai scritto finora?

Questo è il mio nono romanzo. Ho anche partecipato a otto antologie. Alcune come semplice donatrice di racconti, altre come curatrice.

  1. Quando hai incominciato a scrivere, eri sicura di diventare scrittrice?

Io ho cominciato a scrivere giovanissima. Il mio primo racconto, molti anni or sono, era stato pubblicato su una rivista per ragazzi. Ricordate "Cioè"? Ho sempre sognato di scrivere e sapevo che era quello che volevo fare. Dove mi avrebbe portato questa strada era un mistero e lo è ancora oggi. Nel mondo dell'editoria la concorrenza è spietata e non mi sento una scrittrice. Non ancora, ma continuerò a lavorare per poter riuscire sempre meglio in ciò che amo davvero.

  1. Apriamo il tuo ultimo libro... troviamo i tuoi personaggi... ti va di raccontarci un personaggio, le sue espressioni, cosa rappresenta, come si comporta...

Posso raccontarvi di Elisabeth Walker, una donna forte che non ha potuto provare la gioia di diventare madre e così, in anni in cui l'essere una matriarca era quasi un dovere, è riuscita a trovare gli strumenti per rendere straordinaria la propria vita, quella di una famiglia ingombrante e di due ragazze con grossi problemi alle spalle come la giovane April e la solitaria e studiosa Suièn.

  1. Lascia un pezzo estratto dal tuo libro...

Elisabeth stava dando fondo a tutto il suo ben noto autocontrollo per fingersi interessata e non mettersi a sbuffare eppure, in quel momento, anche il semplice ronzare di una mosca le sarebbe parso di gran lunga più gradevole se messo a confronto della voce cantilenante e dell’espressione perennemente cospiratoria di Felicia Cooper. Nonostante ciò, sapeva bene quale fosse il suo dovere e il peso che il cognome Walker portava con sé.

  1. Qual è il tuo pubblico ideale? A che lettore pensi quando scrivi?

Onestamente non penso mai al pubblico. Quando scrivo penso a me, a quello che amo, alle persone care, a quello che sogno e desidero. Mai agli altri perchè so che ci sarà sempre quello a cui non piacerà il mio lavoro, che lo criticherà senza essersi soffermato troppo e così, anzichè concentrarmi su chi non conosco, preferisco amare i miei personaggi, la storia che ho in testa con la speranza di poter emozionare almeno una parte dei lettori che decideranno di darmi fiducia.

  1. Prossimamente... cos’hai in programma?

Un'antologia a scopo benefico il cui ricavato verrà completamente devoluto all'associazione Amici di Giuseppe Onlus https://www.facebook.com/amicidigiuseppeonlus/?ref=br_rs a un'associazione che aiuta un orfanotrofio e lebbrosario a Rio de Janerio. Poi, all'inizio del 2019 un nuovo romanzo.