"POOH 50 REUNION" è l'evento musicale dell'anno

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In questo periodo (era il febbraio del'66) i quattro "orsacchiotti" compiono gli anni- per l'esattezza 50- di sodalizio artistico ed anche umano. Oggi gli "orsacchiotti" sono diventati "5" grazie al figliuol prodigo Riccardo (Fogli) che ha deciso, invocato a gran voce dagli altri 4, ivi compreso Stefano che nel 2009 pure aveva deciso di "scendere" dall'immensa astronave che in quarant'anni gli aveva dato agiatezza e notorietà, di salire sul palco con Roby, Red e lo stesso Stefano, per "chiudere" col marchio "Pooh", e così dare vita… all'Ultima Notte Insieme , o Ultimo concerto, come qualcuno si ostina a definire la "serie di spettacoli" che nella iniziale programmazione ne dovevano essere 2- Roma e Milano- ma che ad oggi ne sono diventati circa una decina, almeno fino a tutto il prossimo dicembre! Ma si fermerà mai questa immensa "Astronave" che, tutto sommato, ha caratterizzato tanto la nostra vita, i nostri affetti, la nostra formazione musicale, la nostra educazione? Molti, e sono davvero tanti, si smanettano a far pronostici di ogni tipo:." Sì, finiranno, no, per carità, che non smettano mai, come farò, come faremo…" e cose del genere! Fatto incontestabile è che allo stato ce li ritroviamo dappertutto: nel bagagliaio della nostra auto, ci vengono in sogno, ce li "propinano" le radio che un tempo li snobbavano, con i loro brani "rivisitati" negli arrangiamenti; insomma oggi, seppur "50enni" artisticamente parlando sono più attivi di prima, così impegnati a dare un "degno finale" alla loro storia, alla loro favola a 7 note che, ripeto, partendo proprio da loro, credo nessuno voglia che mai abbia fine! I Pooh sono un fenomeno nazionalpopolare, secondo una definizione di…… "Baudesca" memoria, e ci mancherebbe altro! Un "unicum" nel quale tutti, ma proprio tutti si ritrovano e… guai a toccarli: insomma degli "intoccabili" come lo è la mamma per tutti noi, o stereotipi della serie.. "la maglietta di lana consigliataci dalla mamma per non ammalarci.. ". E' indubbio che hanno avuto anche una… funzione sociale, se è vero che seguendo le loro canzoni, il loro stile disimpegnato, i temi affrontati con le canzoni, hanno impedito, a quelli della mia generazione di andare a sbattere! In buona sostanza "Piccola Katy", "Pensiero" o… "Noi due nel mondo e nell'anima" hanno dato una impronta, oltre che al loro stile musicale, anche a noi stessi, "orientandoci" a livello caratteriale alla bonomia. Ma non è da sottacere però che questo "disimpegno" non ha loro impedito, nel corso di questi 50 anni, di affrontare temi come la omosessualità (Pierre, 1976), la prostituzione (Tra la stazione e le stelle, 1976), la solitudine (Uomini soli, 1990), la necessità di abbattere inutili barriere (Lettera da Berlino Est, 1983), il tutto affrontato con profonda delicatezza, nella musica, come nelle liriche, insomma un suggello nei cuori di tutti noi. A loro un grande, grandissimo applauso, che sia l'ultimo o che sia uno dei tanti, è stata comunque una irripetibile storia!

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