Venerdì, 19 Aprile 2024 10:03

ITALIA: Colpita da grave epidemia di Normofobia, una gravissima affezione che colpisce Governi, Parlamentari, Istituzioni e popolazione con distinzione precisa

Pubblicato in Politica

Una gravissima epidemia con una nuova malattia ha colpito l’Italia negli ultimi anni ed in particolare da quando i Governi non sono stati più eletti dal popolo ma nominati a vario titolo, più o meno legittimo, dai vari Capi di Stato e magari su ordine Europeo.

Una epidemia che si manifesta improvvisamente, di difficile cura ma che sta cambiando la vita di migliaia di Italiani che sono oramai costretti a rivedere tutte quelle normali funzioni che spaziano dal mentale al fisico, e che coinvolgono in toto la vita personale, sociale e culturale di ogni cittadino.

Il nome “NORMOFOFIA” deriva dalla sua principale caratteristica che è la FOBIA della NORMALITA’.

Di sicuro questa patologia è il risultato di una mutazione genetica che ha visto evolvere e trasformare la cultura intellettuale in un progressivo e inarrestabile evoluzione dell’estremismo intellettuale e mentale della parte sinistra del genere umano in particolare Italiano.

Non a caso è proprio la popolazione di sinistra che ne è maggiormente colpita e che è responsabile di questa diffusione epidemica in via di maggior propagazione specie in Italia dove ha trovato il massimo del terreno fertile.

La normofobia ha cominciato a svilupparsi, anche se ancora non era stata individuata come patologia, durante un Governo nominato nel quale fu ritenuto normale promulgare leggi così anormali che molti ritenettero il frutto di un momentaneo bisogno per riprendersi da una crisi voluta artefatta per costringere il Governo precedente e regolarmente eletto a dimettersi.

Chi non ricorda i due decreti, poi trasformati in legge, del Salva Italia e del Cresci Italia?

I loro effetti contrari e devastanti cui oggi tutti sono sotto gli occhi di tutti.

Pensionati ed anziani senza pensione, perché percepibile solo alla loro normale dipartita dalla vita terrena, lavoratori senza lavoro a causa della pressione fiscale che ha costretto molte aziende a chiudere, imprenditori vessati e , vedi legge sulla titolarietà della farmacia, costretti a vendere o cedere la loro attività obbligatoriamente al raggiungimento dei 65 anni di età, pur non avendo maturato la pensione, ecc.

E’ con i Governi seguenti che si comincia a manifestare sempre in maniera più evidente la normofobia, quando eminenti parlamentari, spesso ricoprenti alte Cariche dello Stato o Ministeri di rilievo cominciarono a coniare termini e vocaboli, in barba alla Nota e Autorevole Accademia della Crusca, con ammenda di esser tacciati di Sessofobia discriminante, per chi osasse utilizzare i termini loro congeniali anche se di dubbio gusto.

Nascono così i termini Avvocata, Sindaca, Commissaria, Ingegnera, Capa treno e così via.

Ma è dal periodo Renziano , dopo la fatidica frase “stai sereno” che si ha la che si ha la conclamazione della patologia e la sua massima diffusione.

Fare l’elenco della sintomatologia completa sarebbe troppo lungo perché ogni giorno vi sono state un gran numero di anormalità.

Ricordiamo i provvedimenti copiati dall’America, per creare occupazione, Jobs act, che ha creato un cumulo enorme di persone pronte al lavoro, ma mai più impiegate, o la diminuzione delle tasse con un vorticoso aumento delle imposte, o la lotta al lavoro nero con norme che favoriscono, o meglio costringono al lavoro nero.

Per non parlare delle depenalizzazione di un numero elevatissimo di reati che hanno svuotato le carceri, il sovraffollamento era la giustificazione, che ha avuto come benefico effetto l’aumento esponenziale di delinquenza spicciola e spesso extracomunitaria e clandestina.

Per di più l’ultimo Governo con animo Gentile come il Buon Matteo volle, varava la norma che limita la possibilità di intervento delle Forze dell’Ordine costringendoli a chiedere il permesso ad i malavitosi di poter mettere le manette, e di poterli arrestare, reato di tortura.

Un altro effetto lo ritroviamo nella costruzione della famiglia, un tempo Padre, Madre e figli, oggi Gender e figli, Guai a dire Papà o Mamma, si diventa omofobi.

Non parliamo poi delle posizioni inerenti la clandestinità, reato inspiegabilmente cancellato per cui tutti oggi possono accedere in Italia liberamente, anzi li andiamo a prendere trasformando le nostre navi da guerra in TAXI NAV.

E se questi clandestini, chiedo scusa per la obsoleta nomenclatura, commettono dei reati in Italia, il perdono e la solidarietà dei nostri politici è immediata e guai a contraddirli, pena esser tacciati di razzismo.

Ricordo un famoso episodio avvenuto nel Fermano, provincia delle Marche; dove una donna di colore, bugiarda e violenta, è stata difesa direttamente dal Presidente della Camera e dal Ministro per i Rapporti con il Parlamento, oltre un intervento straordinario in loco del Ministro degli Interni.

Ancora oggi ci chiediamo a che titolo sono intervenuti questi Esimi personaggi.

Ci auguriamo di non esser tacciati per Fascisti e razzisti.

Ma ciò che dimostra la pericolosità della patologia, è il fatto che proprio alcuni giorni or sono Il Presidente della Repubblica in una manifestazione a Mirandola consegna la Bandiera Italiana ad una ragazza di colore che indossa un abito dalla chiara indicazione del tricolore Italiana, suscitando la perplessità e lo sdegno del popolo Italiano, tacciato immediatamente si sessismo e razzismo fascista, che ovviamente non si riconosce in una ragazza molto bella e femminile (spero di non essere denunciato per sessismo) ma che non identifica la nostra cultura e la nostra italianità.

Si potrebbero portare numerosi ulteriori fattori che dimostrano la pericolosità di questa terribile patologia, ma come già detto l’elenco sarebbe troppo lungo.

Tanti cercano senza successo di trovare la curia ed il rimedio a questa patologia che stà distruggendo il popolo Italiano prima di un eventuale ma prossimo sterminio totale, ma il rimedio non può venire certamente da chi è affetto, come gli attuali medici occupanti gli scranni, meno che meno da comici o cabarettisti che farebbero bene a tornare al teatro ottenendo quanto meno il risultato di far ridere piuttosto che piangere.

Con la Viva speranza che il Popolo Italiano possa ritornare ad essere NORMALE.

 

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