Venerdì, 19 Aprile 2024 07:59

Intellettuali di Sinistra: Antifascismo? No, il fascismo non c'è più

Pubblicato in Politica

Sembra levarsi unanime il coro dei più noti intellettuali di Sinistra che smentiscono clamorosamente i politici di sinistra che a turno inneggiano alla lotta antifascista per strumentalizzare la campagna elettorale forse con il fine di nascondere le vere problematiche gravi che il paese sta' vivendo. Intellettuali che condannano fortemente le assurde violenze che Centri sociali e facinorosi militanti di organizzazioni di sinistra, stanno perpetrando contro le Forze dell'Ordine e partiti di destra impegnati nella campagna elettorale ma ritenuti fascisti da questi, dimenticando che se si professassero fascisti non avrebbero fatto un percorso democratico come previsto dalla Costituzione. Da Gianpaolo Panza a Cacciari, da Gomez a Fusaro, tutti concordi nel dire che il fascismo non esiste più e ad invitare tutti, ed in particolar modo i politici di Governo nessuno escluso, ad abbassare i toni prima che la deriva di violenza immotivata, gratuita e strumentale che si sta accentuando sempre più possa avere ripercussioni drammatiche e spingere la popolazione a pericolose lotte ideologiche che fanno tornare tristemente il ricordo degli anni in cui in Italia si vivevano gli anni di piombo. Sembrerebbe addirittura che Gianpaolo Pansa riconoscendo la grande manipolazione che la sinistra ha fatto della storia per nascondere le brutalità e le efferatezze criminali commesse per nome e per conto di ideologie comuniste dai partigiani, inviti gli storici a scrivere la Storia senza omissioni restituendo quelle verità, da troppo tempo occultate restituendo così dignità a tutte le vittime.Ma come si è giunti oggi, dopo tanti anni di quiescenza a riparlare di fascismo ed antifascismo? Alcuni esponenti politici, per di più occupanti importanti cariche Istituzionali, forse per nascondere le discutibili scelte politiche su numerosi temi pur di raccattare qualche voto, in previsione delle elezioni, hanno ritenuto far ritornare lo spettro di un passato morto e sepolto, cercando di colpire quei movimenti di destra o quei avversari politici che pur non avendo nessuna attinenza con il fascismo, propongono visioni diverse dalle loro. Non a caso la scorsa estate si è assistito a ridicole querelle con tanto di rivendicazioni tra i noti ed inqualificabili esponenti politici e i venditori di gadget di una località, rei di vendere simboli appartenenti ad un personaggio sepolto in quel luogo e cui mai a nessuno è venuto in mente di disturbarne l'eterno riposo se non a questi personaggi. Querelle continuata anche in spiaggia, prendendo di mira un lido, da sempre conosciuto come lido dove regna ordine e disciplina rifacendosi a certi principi, non terroristici ma goliardici, di tempi andati. Ma ad alimentare la inqualificabile e poco accorta discussione buttando benzina sul fuoco, alcune linee editoriali di sinistra, siano esse Stampa che Tv. Oggi la situazione è diventata di estrema pericolosità, gli ultimi drammatici fatti lo dimostrano, e nulla ha a che vedere con il fascismo, di cui gli stessi intellettuali si sono espressi. Le aggressioni che esagitati e violenti personaggi dei centri sociali, tipici di sinistra, hanno perpetrato contro le forze dell' Ordine con bombe carta contenenti chiodi, con il preciso obiettivo di far colpire, o le violente aggressioni, dopo averli immobilizzati e legati ad esponenti di destra, sono il frutto di gruppi spronati ed incitati, in maniera occulta, da chi avrebbe dovuto evitare in ogni modo di innescare questa spirale di violenza, ricoprendo per di più ruoli e alte cariche dello Stato, forse per nascondere le responsabilità nei confronti dei disastri che con il loro potere hanno commesso tale che. Indicativo, per non dire risolutivo, sono proprio le prese di distanza che storici intellettuali di sinistra hanno voluto affermare.

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