Stampa questa pagina

Il grande bluff sulla ripresa economica

Pubblicato in Economia

Tutti gli organi di informazione, governo compreso, stanno sostenendo che l' economia italiana è in netta ripresa e la strada intrapresa risulta molto incoraggiante. Stranamente il Centro Studi della Cgia di Mestre è di un altro avviso in quanto sostiene che artigiani e piccoli commercianti sono ormai allo stremo dovuto al continuo aumento delle tasse, ad una burocrazia insostenibile e da una mancanza di credito. E pure nonostante tutto ciò la stampa e i media sostengono che la nostra economia va a gonfie vele nonostante la chiusura di numerose e piccole imprese è sotto gli occhi di tutti. Le cifre parlano chiaro, in quasi 10 anni sono 160.000 tra botteghe e negozi che hanno dobuto chiudere, e 500.000 le persone che di conseguenza hanno perso il lavoro. Ma il dato ancor meno confortante è che in un solo anno dal 2016 al 2017 le imprese artigianali sono scese di ben 20.000 unità. Ma tutto ciò non basta a ridurre i numerosi toni trionfalistici e i tanti slogan portati avanti da una stampa poco veritiera. Si vuole solo enfatizzare una forma di ripresa molto labile dopo lunghi anni di crollo costante. Fanno eco le parole del governatore della Banca d' Italia Visco che parla di una ripresa congiunturale e non strutturale auspicando una maggiore stabilità seguendo la strada delle riforme per far decollare le nostre imprese. Peccato che Visco per rinnovare e competere si ostini a seguire le politiche di austerità che porteranno il nostro paese alla recessione peggiorando il rapporto debito/Pil e che aumenterà la tassazione a tutti gli esercizi commerciali. Così nonostante questa misera ripresa di riflesso, assistiamo ad un costante bombardamento mediatico che sprizza euforia da tutti i pori osannando virtù e capacità di un governo che non intende abbandonare le sue politiche di austerità ma che al contrario sta portando lo Stato a una forma di recessione-depressione. Le conseguenze sono l' aumento del precariarto e della disoccupazione con un calo sensibile degli stipendi e dei salari. A tutto ciò si aggiunge la grande manipolazione dell' informazione mainstream e delle fake news sullo stato di salute della nostra economia, il tutto allo scopo di ottenere un completo controllo sociale. Il virtuosismo che ci viene imposto è figlio di quella troika che non potrà mai risolvere i problemi economici del nostro paese e i suoi effetti collaterali non saranno altro che un vistoso peggioramento della situazione.