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I guasti e i ritardi della Giustizia: errate analisi

Pubblicato in News

Spesse volte, anche a sproposito, si parla dei guasti della Giustizia, dei suoi proverbiali ritardi, e spesso lo si fa da parte di chi, solo marginalmente, si è imbattuto in questi ritardi e negli ingranaggi burocratici che in buona sostanza soffocano un settore che dovrebbe essere efficientissimo e a servizio del cittadino. E spesso questi guasti vengono avvertiti, marginalmente, anche dal Legislatore e da chi ci governa in maniera impropria e che danno il "la" per stilare classifiche, sondaggi, numeri che NULLA hanno a che fare con la realtà! Eppure basterebbe rivolgersi direttamente agli interessati, agli operatori della giustizia e quindi ai Magistrati, agli Avvocati, per capire che "non sono i grandi numeri" quelli che permettono una "mappatura" delle problematiche, ma che anzi sono "i piccoli numeri" quelli che contano, cioè i mille e più disagi che "sfuggono" alle analisi generali e che né il Ministro competente, né tantomeno il Legislatore è in grado di leggere e trovare una soluzione. Mi spiego: si dice il Giudice ci mette troppo tempo per decidere una causa, che gli avvocati sono sempre lì a chieder rinvii per chissà quale oscura ragione, che i termini prescrizionali sono troppo dilatati nel tempo, che ci vuole certezza della pena etc..., etc… Di guisa che tutte le statistiche risultano assolutamente farlocche e senza senso e che si fa? Si mettono in campo le solite scuse, mancanza di Cancellieri, di carta, di fotocopiatrici etcc Certo, tutto ciò corrisponde pure al vero, ma come fa un Giudice ad essere celere nelle sue decisioni quando alla base ha un apparato di Cancelleria che fa acqua da tutte le parti, chi in ferie, chi ammalato, chi con la fatidica …"104", chi si rifiuta di apporre una firma sol perché…"è compito del mio Collega, è in ferie…, non è giusto che devo farlo io", in buona sostanza…chissenefrega! E come puo' immaginarsi un avvocato che, come si sa, se vince o perde la causa ha diritto ad un compenso, che invece di essere "veloce" nel disbrigo di quella faccenda, di quella questione, opti invece per un ritardo?? Personalmente, come tanti miei Colleghi, dal "vivo" ho tastato queste situazioni che definisco con due aggettivi: surreali e paradossali. Insomma ci si lamenta che un causa duri 30 anni, ma assicuro e tranquillizzo tutti sul fatto che altri 30, dico 30, sono necessari per ottenere una copia esecutiva di una sentenza, di una Ordinanza, di un qualsiasi provvedimento giudiziario: i vari Cancellieri, assistenti di Cancelleria, sub assistenti e così via non ci mettono proprio nulla a metterti alla porta sol perché non è scaduto il termine dei 20 (20 giorni…) per ritirare la copia esecutiva di quel provvedimento, perché…"oggi è la vigilia di Ferragosto"…oppure solo perché la Collega, gruppo A, B, C …e altre amenità del genere è in ferie, l'unica autorizzata a firmare… oppure…" vada alla Cancelleria penale, il Cancelliere capo forse firmerà". Figurarsi, il Cancelliere del Settore penale, in un Tribunale assolato ove trasudano pure le pareti, che si assume l'onere di apporre il "comandiamo" su un provvedimento di natura civile, quando la sua Collega magari allegramente al mare a godersi il fresco! Mah! Al di là delle battute, dei luoghi comuni, della constatazione che anche nell'ambito del personale di Cancelleria, non so quante, ma ci sono persone oneste che lavorano alacremente, credo che il…dito vada affondato in queste "minime e piccole piaghe" perché solo queste costituiscono poi la base per sfornare i grandi numeri. Ragion per cui il raggio d'azione del Legislatore, a mio parere, o comunque del Governo, va indirizzato a risolvere questi problemi, a far sì che alla Vigilia di Natale, come a quella di Ferragosto, o il 7 dicembre, un avvocato non si ritrovi ad essere messo alla porta, o peggio un Magistrato impossibilitato a "comunicare" con la propria Cancelleria per l'acquisizione di carte, supporti telematici, solo perché la Cancelliera è in ferie e quella presente non ha la delega per firmare…!