La magia delle tradizioni, i culti popolari, la solidarietà e la riscoperta delle radici. Questo e tanto altro è ‘Capua Città Madre’. Un evento unico nel suo genere che per l’intera settimana racconterà la storica città di Capua attraverso le arti. In programma mostre, spettacoli musicali e teatrali, reading, esibizioni di danza, percorsi turistici e culturali, visite guidate, mercatini natalizi. Un calendario ricco di appuntamenti e di artisti che accompagneranno i capuani verso la tradizionale processione dell’Immacolata che, da oltre cento anni ormai, si svolge alle 4,30 del mattino dell’8 dicembre. Una venerazione, quella Mariana, che nella città di Capua ha origini antichissime e che consente al territorio di recuperare lo spirito identitario delle sue origini e della sua storia, riscoprendosi città organica e profonda, come una Madre. Ospite d’onore della manifestazione, l’attrice Marina Confalone, premio David di Donatello nel 2019 per ‘Il vizio della speranza’, che sabato 7 dicembre a mezzanotte nella chiesa di Sant’Eligio si esibirà in ‘Terra Madre’, reading teatral-musicale, sulle note di Gianni D’Argenzio. L’intera rassegna è stata presentata domenica 1 dicembre al Museo Provinciale Campano in occasione di un convegno di studi con protagonisti, tra gli altri, il critico d’arte Giorgio Agnisola e il professore Nicola Melone, già preside della facoltà di Scienze dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’. Tra gli eventi più attesi la mostra itinerante incentrata sul concetto di ‘madre’, curata da Luigi Fusco e Francesca Picciuolo, che coinvolgerà ben quaranta artisti del territorio. Ma anche il concerto dell’Immacolata che - domenica 8 alle ore 11 nella Chiesa del Gesù Gonfalone – vedrà esibirsi gli studenti del Liceo Musicale ‘Luigi Garofano’.

E poi tanti attori, compagnie di danza, musicisti, scrittori che dal 5 all’8 dicembre si alterneranno in alcune delle location più suggestive della città. Dalla Basilica di Sant’Angelo in Formis al Chiostro dell’Annunziata, al Quadriportico della Cattedrale, a Palazzo Fazio, alle Chiese a Corte. Gran finale domenica 8 alle ore 21 nella chiesa di Sant’Eligio con il concerto ‘Essenze’ con brani musicali pensati, scritti e realizzati specificatamente per la città di Capua. Lo spettacolo è ispirato infatti alle suggestioni delle Matres Matutae, ospitate nel Museo Provinciale Campano. L’evento ‘Capua Città Madre’, promosso dal Comune di Capua e patrocinato dalla Regione Campania, è stato fortemente voluto dal sindaco Luca Branco, dall’assessore comunale al turismo, Loredana Affinito, e dal consigliere con delega agli eventi, Michele Giugno. Direzione artistica di Giuseppe Bellone. Ente attuatore ‘Le Nuvole’. Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito.

‘Caina’ è il titolo protagonista del nuovo appuntamento mensile della rassegna cinematografica Independent Duel diretta da Christian Coduto. Una storia di disumanità e orrore, firmata da Stefano Amatucci, che ha ottenuto un notevole riscontro, di pubblico e critica, in Francia, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Estonia, Australia, Argentina, Uruguay e Stati Uniti. Il regista e parte del cast incontreranno il pubblico del Duel Village di Caserta mercoledì 4 dicembre alle ore 21,00. Dopo una lunga esperienza televisiva in fiction di successo come ‘Un posto al sole’ e ‘La squadra’, Amatucci firma un lavoro estremo e coraggioso sul tema dell’immigrazione selvaggia, sulle conseguenze di un fenomeno che spesso alimenta traffici illegali, sul razzismo e sulla tragedia umana che si consuma ormai quasi quotidianamente sulle coste italiane. La storia è quella di una ‘trovacadaveri’, interpretata magistralmente dall’attrice Luisa Amatucci, che ha il compito di recuperare i corpi degli extracomunitari annegati nel tentativo di raggiungere il nostro Paese e di trasportarli in un centro di smaltimento. Nel cast anche Isa Danieli, Gabriele Saurio e Helmi Dridi. Vincitore del Paris Lift-off Festival, Caina ha ottenuto anche una nomination tra le cinque migliori opere al Global Lift-off Festival di Londra. Il film è liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Davide Morganti, autore della sceneggiatura insieme ad Amatucci. ‘Questo film – spiega il regista – racconta una storia tragica calata in una realtà distopica, visionaria. Una storia che racchiude le angosce dell’uomo comune e la sua ordinaria follia’.

 

LA TRAMA

Caina è una “trovacadaveri”: il suo compito è quello di raccogliere tutti i corpi annegati degli extracomunitari che dall’Africa cercano di arrivare in Italia e che il mare riversa sulla riva. Lei sente i morti parlare, avere paura, lamentarsi, ne ascolta le sofferenze, le angosce, le delusioni. I cadaveri arenati vengono smaltiti sciogliendoli nel cemento in un centro di smaltimento statale. Anche Nahiri, tunisino, fa il “trovacadaveri”, ma è abusivo. Insieme ad un gruppo di immigrati irregolari, per sopravvivere, va in giro rubando dalle rive i cadaveri degli stranieri, vendendoli sottobanco al centro di smaltimento grazie alla connivenza della sua dirigente, l’anziana signora Ziviello, che opera nel malaffare. La merce è difficile da recuperare, così gli abusivi decidono di annegare a mare quelli che arrivano vivi. Nahiri non ci sta e abbandona il gruppo offrendosi di lavorare per Caina. Si scrutano diffidenti, si annusano come belve. Si scatena tra i due una guerra di civiltà.

 

EVENTO FB

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John Davis ha deciso di rifarsi una vita, lasciare tutto, moglie compresa, e ricominciare da capo a Monty Pepper. Entra subito nelle grazie dello sceriffo e viene eletto sindaco della cittadina, tra la gioia e i plausi degli abitanti. John non avrebbe mai immaginato che si sarebbe ritrovato tra i piedi Daisy, la sua ex moglie, in veste di veterinario della città. I due, per forza di cose, si ritroveranno spesso a contatto e saranno costretti a frequentarsi, tra rancori e recriminazioni. Ma il fuoco non del tutto sopito divamperà ancora, portandoli piano piano a riavvicinarsi. Proprio quando sembrerà possibile assemblare di nuovo tutti i pezzi del puzzle, ecco che qualcuno riuscirà a dividerli. È proprio quando si teme di perdere qualcuno che ci si accorge di amarlo.

Titolo: N... Come noi

Autore: Serena Brucculeri

Genere: Contemporary Romance

Editore: Darcy Edizioni

Serie: Never Forget #3

Pagine: 430

Prezzo ebook: 0,99
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Dopo il successo di Rondinella, al quarto romanzo Laura Cialè ci regala uno storico di epoca recente intitolato Il Cherubino che si svolge dal 1918 al 1940. Diviso in tre parti e un epilogo è anche un romanzo di formazione. Il tracciato di vita di Arnaldo Ianni, un essere dalla bellezza superlativa e dalle forme perfette, quasi “un ponte tra la terra e il cielo” e per questo soprannominato Il Cherubino nell’epoca più buia del secolo scorso, quella del ventennio fascista. Arnaldo nasce nell’ameno borgo abruzzese di Scanno nel 1918 in una famiglia di pastori. È l’unico orgoglio di suo padre per essere nato maschio dopo tre femmine. Sin da piccolo si manifesta differente per aspetto fisico, per temperamento e per motivazioni. Già da ragazzino è un campione di corsa, salti e lanci, specialità acquisite in modo naturale sulle sue montagne ma è alla ricerca della sua vera identità che gli appare nebulosa in ogni circostanza. Dal Parroco e dal padrino benefattore, il Duca De Sanctis, viene indirizzato alla vita seminariale. Una volta arrivato nella Capitale conosce Mario Rinaldi, un giovane dirigente della GIL, fascista convinto e campione di atletica pesante, che lo fa assurgere agli allori agonistici e alle soglie dell’eternità come modello per le statue dello Stadio Littorio, a esaltazione della gloria patria. Un vero colpo di fulmine che gli cambia la vita in modo drammatico. Arnaldo prende coscienza di essere omosessuale e anziché fama riporterà tormenti e sopraffazioni per il suo essere diverso e troppo speciale fino a essere deportato al confino delle Tremiti. Menzogne, delusioni e pentimenti coinvolgeranno altri personaggi emblematici come il duca Taddeo e Clara D’Orazio, l’ingenua ragazza innamorata di Arnaldo, ma soprattutto Mario Rinaldi che verrà messo di fronte alle proprie responsabilità. Dall’angolazione personale dello spaccato storico, l’intreccio di vicissitudini e colpi di scena terminerà nel 1940 allo scoppio della seconda guerra mondiale con un epilogo conclusivo negli anni’60.

Edizioni Anicia, Roma e tra breve anche in e-book. Un romanzo intenso, a volte drammatico, che segna il lungo processo di accettazione del sé di un giovane nato in un’epoca di negazione dei valori originali di ogni persona. Una narrazione che apre a un messaggio di solidarietà e di speranza nel trascendimento di gravi pregiudizi e nella rigenerazione di situazioni durante il tragico preludio alla seconda guerra mondiale. Biografia: Laura Cialè è nata e vive a Roma. Psicologa, ex Dirigente scolastica, ha scritto e pubblicato i seguenti libri di narrativa con le Edizioni Anicia, Roma: “Tutti i fiori del mio giardino “(2016); “Una donna in leasing “(2017): “Rondinella” (2018), premiata al concorso Cumani-Quasimodo indetto da Aletti Editore. Ciascun libro è anche in versione e-book su Amazon. Racconti: “Il figlio nato lontano” del 2015 nell’antologia EWWA “Italia terra d’amori, d’arte e sapori”, “Santo Sciuvanni” del 2016, racconto selezionato e pubblicato sul web per il contest Salento in love, “Autobus” nel 2017 pubblicato sul web, “RSA” del 2018 che ha ricevuto il primo premio speciale “Clemente Riva” al Concorso nazionale 500 parole di Ostia ed è stato pubblicato nell’omonima antologia. “Lo strano caso della dama del quadro” del 2018 finalista al concorso letterario “Tre Colori 2019” del Festival internazionale “Inventa un film”. “Da toccare con mano” del 2019 e “La confessione” del 2019 in via di pubblicazione in un’antologia di racconti.

Quando Pauline arriva a Parigi porta con sé solo una valigia con poche cose. Vuole gettarsi alle spalle un passato oscuro fatto di sofferenza, umiliazioni, soprusi e iniziare la vita che ha sempre sognato. Fare la stilista è il suo grande sogno e durante uno stage viene notata da uno dei responsabili di una maison che colpito dal suo straordinario talento la assume. Tutto sembra andare secondo i suoi piani finché strani accadimenti la ricondurranno verso un passato che credeva fosse sepolto. Nadine, l’amica nemica fortemente detestata, ritorna per ricordarle chi è veramente. Dopo una prima resistenza accondiscende ai suoi subdoli ricatti sopportando il suo essere spietato e senza cuore. Ma il suo ritorno è solo l’inizio di un viaggio che la condurrà verso l’uomo misterioso che ha segretamente amato e che l’ha sempre seguita sin da piccola a sua insaputa. Una profezia li lega e Nadine è la chiave di volta che spalancherà le porte verso la storia della creazione, verso l’origine dell’umanità, di ogni cosa, verso l’origine del peccato.
Per il linguaggio usato e gli argomenti trattati, questo libro è adatto a un pubblico adulto.
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Autore: Cinzia Fiore Ricci

Titolo dell'opera: L'origine del peccato. La Profezia. Libro Uno L'inferno.

Editore: Independently published

Data di pubblicazione: 1 ott 2019

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