Venerdì, 03 Maggio 2024 11:20

‘Caina’ è il titolo protagonista del nuovo appuntamento mensile della rassegna cinematografica Independent Duel diretta da Christian Coduto. Una storia di disumanità e orrore, firmata da Stefano Amatucci, che ha ottenuto un notevole riscontro, di pubblico e critica, in Francia, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Estonia, Australia, Argentina, Uruguay e Stati Uniti. Il regista e parte del cast incontreranno il pubblico del Duel Village di Caserta mercoledì 4 dicembre alle ore 21,00. Dopo una lunga esperienza televisiva in fiction di successo come ‘Un posto al sole’ e ‘La squadra’, Amatucci firma un lavoro estremo e coraggioso sul tema dell’immigrazione selvaggia, sulle conseguenze di un fenomeno che spesso alimenta traffici illegali, sul razzismo e sulla tragedia umana che si consuma ormai quasi quotidianamente sulle coste italiane. La storia è quella di una ‘trovacadaveri’, interpretata magistralmente dall’attrice Luisa Amatucci, che ha il compito di recuperare i corpi degli extracomunitari annegati nel tentativo di raggiungere il nostro Paese e di trasportarli in un centro di smaltimento. Nel cast anche Isa Danieli, Gabriele Saurio e Helmi Dridi. Vincitore del Paris Lift-off Festival, Caina ha ottenuto anche una nomination tra le cinque migliori opere al Global Lift-off Festival di Londra. Il film è liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Davide Morganti, autore della sceneggiatura insieme ad Amatucci. ‘Questo film – spiega il regista – racconta una storia tragica calata in una realtà distopica, visionaria. Una storia che racchiude le angosce dell’uomo comune e la sua ordinaria follia’.

 

LA TRAMA

Caina è una “trovacadaveri”: il suo compito è quello di raccogliere tutti i corpi annegati degli extracomunitari che dall’Africa cercano di arrivare in Italia e che il mare riversa sulla riva. Lei sente i morti parlare, avere paura, lamentarsi, ne ascolta le sofferenze, le angosce, le delusioni. I cadaveri arenati vengono smaltiti sciogliendoli nel cemento in un centro di smaltimento statale. Anche Nahiri, tunisino, fa il “trovacadaveri”, ma è abusivo. Insieme ad un gruppo di immigrati irregolari, per sopravvivere, va in giro rubando dalle rive i cadaveri degli stranieri, vendendoli sottobanco al centro di smaltimento grazie alla connivenza della sua dirigente, l’anziana signora Ziviello, che opera nel malaffare. La merce è difficile da recuperare, così gli abusivi decidono di annegare a mare quelli che arrivano vivi. Nahiri non ci sta e abbandona il gruppo offrendosi di lavorare per Caina. Si scrutano diffidenti, si annusano come belve. Si scatena tra i due una guerra di civiltà.

 

EVENTO FB

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Il demone imperfetto è un’entità immaginaria di incorruttibile bellezza che incarna la percezione aberrante di una realtà filtrata dalla lente deformante del ricordo e dalla potenza mistificatrice delle emozioni. È un alter ego spietato e distruttivo, glaciale e inarrivabile, eppure imperfetto, in quanto incorporeo e irreale. L’opera è permeata dal logorante dissidio tra il desiderio di affermazione della propria libertà, la celebrazione dell’empatia e della dedizione al prossimo, e un’irreprimibile pulsione autodistruttiva, che inibisce ogni proposito di redenzione e di riscatto.

RECENSIONE

Al Vulture

Resti in silenzio,
in mezzo al cielo,
fermo,
lontano e maestoso
nel cuor dell’orizzonte,
e nel tramonto
scruti le lacrime
e l’avanzare incerto,
mesto corteo dell’epilogo,
passo della mia danza…

Da questa composizione poetica, estrapolata, si evince tutto ciò che il “Demone Imperfetto” incarna nella sua forma più perfetta di questo libro. La penna dell’autrice riempie e snoda un’anima ricoperta di nostalgia e rubicondi pensieri rimescolando ciò che l’altra parte più scura di noi che fa riemergere con un’immaginifica visione del mondo. Senza errori, tra vuoti e delusioni c’è la rinascita. La voglia del riscatto, della rivincita. Un ottimo modo per pensare, positivamente, al futuro con una forma nobile e alta dei versi usati.

L’autore
Daniela Marasco nasce a Foggia il 4 ottobre 1975.
Conseguita la Maturità Classica e il Diploma in piano-
forte, si laurea in Medicina e Chirurgia, specializzandosi
in Chirurgia Toracica presso l’Università Politecnica delle
Marche, ad Ancona.
Riveste incarichi, in qualità di Dirigente medico, pres-
so l’Istituto Oncologico “G. Pascale” di Napoli e presso
il Centro di Ricerca Oncologico della Basilicata “IRCCS-
CROB”, a Rionero in Vulture.
Attualmente presta servizio come Dirigente medico
presso la Cattedra di Chirurgia Toracica degli Ospedali
Riuniti di Foggia.
Ha al proprio attivo numerose pubblicazioni su riviste.

John Davis ha deciso di rifarsi una vita, lasciare tutto, moglie compresa, e ricominciare da capo a Monty Pepper. Entra subito nelle grazie dello sceriffo e viene eletto sindaco della cittadina, tra la gioia e i plausi degli abitanti. John non avrebbe mai immaginato che si sarebbe ritrovato tra i piedi Daisy, la sua ex moglie, in veste di veterinario della città. I due, per forza di cose, si ritroveranno spesso a contatto e saranno costretti a frequentarsi, tra rancori e recriminazioni. Ma il fuoco non del tutto sopito divamperà ancora, portandoli piano piano a riavvicinarsi. Proprio quando sembrerà possibile assemblare di nuovo tutti i pezzi del puzzle, ecco che qualcuno riuscirà a dividerli. È proprio quando si teme di perdere qualcuno che ci si accorge di amarlo.

Titolo: N... Come noi

Autore: Serena Brucculeri

Genere: Contemporary Romance

Editore: Darcy Edizioni

Serie: Never Forget #3

Pagine: 430

Prezzo ebook: 0,99
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È nel silenzio della malinconia o nell’euforia della gioia che scrivo quello che detta la mia anima. Ci sono attimi che urla, e io devo essere lì, pronto a scrivere le sue interpretazioni, sennò in un lampo potrebbe sbiadire, perdendo gli incastri.

RECENSIONE
“Sorridendo, spesso si nasconde il buio della nostra anima.”
Ho deciso di scrivere una delle frasi dell’autore Paratore per indicare che, probabilmente, quando ha scritto questo piccolo manuale di vita, ha vomitato tutto ciò che avesse nell’anima. Il buio che stava attraversando per liberarsi da un peso insostenibile.
Ha una visione ben chiara dell’amore e ci delinea tratti d’irrequietezza interna:
“Devo insegnare al mio cervello di smettere di comunicare al mio cuore, sicuramente è quest’ultimo che mi fotte.”
Le frasi e gli aforismi di Amareggiando, li vedrei bene sui biglietti dei cioccolatini della Baci Perugini, oppure nei biscotti della fortuna cinesi, perché ti fanno comprendere che la vita è ben altro che rosea, che ti schiaffeggia in pieno volto:
“Non fatevi i fatti degli altri, per altro non veritieri, occuperebbero troppo spazio nel vostro piccolo cervello.”
Ma anche di coraggio:
“Aggiungi, aggiungi e poi raggiungi, anche i limiti.”
Questo libro lo consiglierei a chi è arrabbiato con la vita e vorrebbe avere un “amico” per confortare la sua anima dalle mille difficoltà della vita e a dare speranza:
“In certi momenti della vita ti fermi e vedi chi c’è o chi ti sta accanto, dopo decidi se ci sarà.”
Ogni tanto mi ritrovo a ricercare determinate frasi che m’infondono coraggio e costatare che, nella vita, non si è soli a soffrire.

L’autore
Carmelo Paratore nasce a Siracusa e vive in Lombardia, fin da ragazzo appassionato di esternare i propri pensieri scrivendo poesie e frasi. Speaker e regista radiofonico in radio locali.

In un quaderno verde Viera, un’ italiana nata nel’ 23, ha tenuto appunti e ricordi delle sue esperienze di vita. La figlia Paola ha voluto trascriverle e aggiornarle, perché le persone a lei care possano ricevere la testimonianza di una vita, e trarne insegnamento.

RECENSIONE
Fisso questa pagina bianca in attesa di parole belle da riempire per scrivere la recensione di Viera, un’Italiana del ’23 mi accorgo che non c’è recensioni che tengano perché quando si scrive di vita vera, di vite vissute durante lo scoppio delle guerre mondiali, ci si accorge che siamo impotenti.
Viera ne è stata la testimonianza. È grazie a donne coraggiose come lei che oggi abbiamo la documentazione vera, limpida e sincera di come siano stati orribili quegli anni.
Seppur di 63 pagine, non è affatto un libro che leggi in un paio d’ore. Tu, lettere, arrivi ad un certo punto della storia che ti fermi e pensi. Riprendi fiato. Ascolti i respiri affannosi di chi ha percorso delle strade improponibili per cercare una via di fuga dalle bombe che si riversavano in Italia.
Le guerra scoppiano e dopo il loro massacro, non si sa neppure perché sia successo.
La difficoltà vera e propria è quella di ricostruire quello che la guerra ha distrutto.
In questi libro conosceremo anche le immagini di persone realmente esistite che fanno da pilastri nella vita della stessa Paola, l’autrice, che con affetto e amore ha deciso di pubblicare le memorie della madre.
Alcuni stralci di questo opuscolo prezioso, sono stati recitati da Marco di Stefano in occasione dell’Isola del Cinema, Roma. Emozione pura, credo che lassù, Viera, sarà fiera di Paola.

L’autore
Paola Mattioli è nata a Bologna nel 1962. Scopre la magia e la bellezza dello scrivere durante gli anni delle scuole superiori. Per motivi lavorativi questa passione s’interrompe per un lungo periodo di tempo, e riprende dopo la morte della madre, avvenuta nel 2006. E in questa fase della sua vita che lo scrivere per lei diventa necessario, essenziale, tanto da descriverlo come un’esperienza che le fa attraversare momenti speciali, unici, di silenzio interiore. Per Pendragon nel 2015 pubblica la raccolta di poesie Al di là del cielo e nel 2017 A piccoli passi.

Autore: Paola Mattioli
Editore: Edizioni Pendragon
Genere: narrativa
Pagine: 63
Anno di pubblicazione: 2018

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