Jamleh, una donna di quarantasei anni nata in Siria e moglie di un jihadista, viene lasciata dal marito che si unisce a un gruppo di guerriglieri. Quando un missile lanciato su Aleppo distrugge la sua casa, Jamleh decide di partire e il suo viaggio la porterà molto più lontano del previsto. Prima ad A'zaz, vicino al lago di Maydanki, dove incontra Thaira, una donna con la quale stringe un legame d'amore proibito, poi a Lampedusa, dopo un viaggio terribile sul Mediterraneo, e infine a Roma. Il paradiso però è sempre più amaro di quanto si immagini.

RECENSIONE
Dalle prime pagine ho percepito subito che non si trattava dei soliti romanzi semplici da leggere ma che aveva bisogno di “cure del dettaglio”. 
La Penna dell’autore Pepe interseca la storia bellica con la vita della protagonista. Costruisce e tale figura con grande sinergia e forza di vita. Riesce ad inserire, all’interno di uno scenario già articolato, una storia d’amore omosessuale, proibita, soprattutto in quel Paese. 
Anche se considerato un autore emergente riesce a costruire la struttura della storia, in modo: sapiente, lineare, con un chiaro scopo di lascia passare un messaggio importante. 
Nostalgico, doloroso, sofferto, pieno di emozioni che accompagnano il lettore fino all’ultima battuta. 
“Fortunato sia chi sfugge alla guerra per rincorrere la salvezza”.

Autore: Claudio Pepe
Editore: Leone Editore 
Traduzione: 
Genere: Romanzo
Pagine: 251
Anno di pubblicazione: 22 nov 2018

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