Serena Autieri incontra il pubblico. O forse no.

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Nata come serata di incontro autricelettore/ attrice- pubblico, l'incontro presso la Libreria Spartaco di S. Maria Capua Vetere con la show girl, nonché attrice e da poco anche scrittrice Serena Autieri, si è trasformato in qualcosa di diverso, inizialmente spiazzante per il pubblico che l'attendeva con ansia ma ugualmente piacevole, dato il calibro degli interlocutori. Perché, in effetti, il pubblico Serena non l'ha mai vista. Trattenuta da alcuni imprevisti sul palco del Teatro Garibaldi di S. Maria C. V. durante le prove per lo spettacolo sulla vita di Lady D - musical che l'attrice sta portando in scena in tutta Italia- la Autieri non è riuscita ad incontrare il pubblico che l'attendeva impaziente e pieno di quesiti sullo spettacolo, nonché sul suo libro "Un pizzico di sale. Tra le note, sul set, in giro per il mondo e in cucina, appassionatamente." Dopo l'iniziale shock e delusione, il pubblico ha comunque potuto soddisfare la sua sete di sapere e conoscenza grazie alla presenza di due ospiti/sostituti d'eccezione: Vincenzo Incenzo, che ha scritto e diretto il musical, e l'impresario teatrale nonché marito dell'attrice Enrico Griselli. Alle donne presenti questo cambio pare non sia poi dispiaciuto così tanto. I due uomini hanno innanzitutto speso un po' di parole riguardo la novità e la particolarità di questo spettacolo, il primo ad essere incentrato su una figura così forte, amata, nota, ma anche profondamente controversa e piena di chiaroscuri. Uno spettacolo che punta addirittura ad arrivare alla stessa casa reale. A distanza di 20 anni dall'incidente sotto il Ponte de l'Alma a Parigi, la vita della principessa "triste" rivive a teatro passando dall'infanzia complicata all'adolescenza, dal controverso rapporto con Carlo alle maestose cerimonie reali, dal volontariato alla solitudine, al dramma. Tutto parte dal suo viso riflesso nello specchio della stanza dell'Hotel Ritz, prima di raggiungere Dodi in macchina: Diana e Lady D, l'immagine privata e quella pubblica, si osservano. Ed è su questa duplicità che si basa tutto lo spettacolo, che Incenzo descrive come un monologo di un'ora e 40 minuti, un flusso di coscienza intenso e poetico in cui l'unica attrice è proprio l'Autieri che, pur essendo assente, resta comunque la vera protagonista dell'incontro. La capacità dei due ospiti, infatti, è stata quella di raccontare con un occhio terzo ma comunque vicino, la donna, la moglie, la madre e l'attrice, descrivendone l'impegno e la cura mostrata nell'entrare nella parte nonché nell'animo di una donna così complessa, ma soprattutto inquieta, cupa, per alcuni aspetti molto lontana dalla donna solare e verace che noi tutti amiamo e conosciamo. Una donna che si è raccontata anche nelle pagine del suo libro: una vita personale e professionale ripercorsa e ricordata attraverso le sue ricette. Amate, gustate, detestate, condivise e richieste. E proprio della versione più materna e casalinga che il pubblico vuole sapere. Da chi di questa versione della autieri più casereccia se ne intende. Il marito. Scopriamo una Serena che ama cucinare per tutto il team di lavoro, ama le tavolate e la condivisione, soprattutto davanti ad un buon piatto cucinato con amore, per sé e per gli altri. L'incontro si è concluso con la promessa di riuscire a vedere la grande protagonista velata dell'appuntamento: semmai si potesse incontrare di persona la grande Serena, di sicuro non ci dispiacerebbe chiacchierare davanti ad uno dei suoi piatti. Le sue doti di attrice le conosciamo, mancano ancora quelle di cuoca.

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