Martedì, 23 Aprile 2024 18:05

Difterite, una patologia infettiva acuta provocata da un batterio

Pubblicato in Salute

La difterite è una patologia infettiva acuta provocata dal batterio Corynebacterium diphtheriae che, entrato nell'organismo, rilascia una tossina in grado di danneggiare, o addirittura distruggere, tessuti ed organi. Fra questi ultimi, quelli coinvolti variano a seconda della tipologia di batterio: la più diffusa colpisce la gola, il naso e, talvolta, le tonsille, mentre un'altra, presente soprattutto nelle zone tropicali, provoca ulcere della pelle. Più raramente, l'infezione coinvolge la vagina o la congiuntiva. E' presente in molte parti del mondo. Una vasta epidemia abbattutasi sui Paesi dell'ex Unione Sovietica negli anni '90, ha causato 157.000 casi riportati ed oltre 5.000 decessi. Sebbene le cause di questa tuttora risultino non completamente note, un fattore importante si è rivelata la mancanza di vaccinazioni, di routine, per gli adulti. In Italia, dove la copertura vaccinale supera il 90%, l'ultimo caso segnalato risale al 1996. La trasmissione avviene per contatto diretto con persone infette o, più raramente, con oggetti contaminati da secrezioni fuoriuscenti da lesioni di queste. In passato, anche il latte non pastorizzato ha rappresentato un veicolo di infezione. Il periodo di incubazione varia da 1 a 7 giorni e coinvolge la quasi totalità delle membrane mucose; in relazione alla localizzazione, può essere distinta in: - Rinite difterica: caratterizzata da perdite nasali muco-purulenti, spesso frammiste a macchie ematiche. Una membrana bianca si forma, solitamente, sul setto nasale. L'evoluzione è benigna perché la tossina difterica resta localizzata a livello nasale e non diffonde nell'organismo. - Faringite difterica: la localizzazione più frequente. I primi sintomi sono malessere, mal di gola, inappetenza, febbricola. Trascorsi un paio di giorni, si forma una membrana bianco-bluastra, circondata da un alone eritematoso, che copre una porzione più o meno estesa del palato molle; questa risulta adesa ai tessuti e sanguina se rimossa. Se di grandi dimensioni, inoltre, può causare ostruzione respiratoria. I pazienti affetti da manifestazione grave, possono sviluppare un marcato gonfiore in regioni sottomandibolare ed anteriore del collo, da cui il tipico aspetto a "collo taurino". - Laringite difterica: si può manifestare per un'estensione della precedente forma o può coinvolgere solo la laringe. I sintomi più comuni: febbre, raucedine, tosse canina. La formazione di membrane nella laringe può determinare ostruzione delle vie aeree. - Difterite cutanea: molto rara; tipica prevalentemente delle zone tropicali con manifestazioni gangrenose. Altre aree coinvolte: la congiuntiva, la regione vulvovaginale ed il canale uditivo esterno. Gli individui affetti vanno immediatamente trattati con antitossina ed antibiotici (eritromicina o penicillina) e messi in isolamento onde evitare un contagio di massa. In genere, dopo appena due giorni di terapia, questo pericolo risulta scongiurato. La strategia più efficace resta, comunque, la vaccinazione preventiva.

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